martedì 27 aprile 2010

La vita è fatta di scelte.

Il disfattismo è l'accettazione della sconfitta senza lottare.
Sono solo io che mi guardo allo specchio e vedo il mare, la terra che mi ha cresciuta, nutrito, che mi ha amata che mi ha deluso? io sbatterò la testa fino a quando il muro non crollerà!!!!Amo gli uomini, amo l'arte, amo tutto ciò che ogni singolo uomo è. Ammetto di essere stanca di convivere con il disfattismo, con l'ironia stupida della gente,con il negativismo. Gela è una spirale di negatività che ti risucchia perchè la gente emana negatività... ci sono due strade che puoi percorrere: 1) Vai via, molli. non giudicabile nè condannadile. 2) Rimani a galla, con tutta la tua forza e ti carichi sulle spalle anche le responsabilità di chi non vuole saperne. Non giudicabile nè condannabile. La vita è fatta di scelte.

lunedì 26 aprile 2010

Gela, sempre e ancora il fondo dell’inferno.


All’inizio degli anni novanta Giorgio Bocca descriveva Gela come “il fondo dell’inferno” per descrivere l’abusivismo selvaggio, l’inquinamento e l’enorme potere delle organizzazioni mafiose. In quel periodo lasciavo Gela per venire a studiare a Roma e ogni volta che tornavo speravo di vedere la mia città cambiare un poco, migliorare. Da allora Gela è peggiorata in tutti i settori e continua ad essere sempre più degradata, ultima nelle classifiche di vivibilità in Italia.
A Gela l’acqua che arriva saltuariamente nelle case non è buona neanche per cucinare, l’aria quando gira il vento è satura dei fumi che provengono dall’Enichem, molti terreni contaminati dai materiali tossici di risulta delle produzioni industriali e di conseguenza il mare, solcato da decenni dalle petroliere che periodicamente lavano in mare le cisterne. A Gela non si fa cultura, non c’è un cinema, non c’è un teatro, non c’è una libreria non ci sono spazi per ospitare reperti archeologici unici al mondo. A Gela non c’è turismo, c’è il sole quasi tutto l’anno ma non si parla di fotovoltaico, c’è spesso il vento ma l’eolico non piace perché non è esteticamente bello, le discariche abusive invadono le campagne e non c’è raccolta differenziata.
l sistema fognario in molte parti della città non funziona o non esiste e di conseguenza è spesso in emergenza per gli allagamenti. A Gela non si fa manutenzione delle strade e non c’è verde, gli alberi che ogni tanto piantano o li rubano o muoiono per incuria, manca il senso civico. A Gela puoi vendere per strada ciò che ti pare e dove ti pare e nessuno dice nulla. Puoi andare in motorino senza casco, parcheggiare ovunque o fermarti al centro della carreggiata per chiacchierare con un passante non curandoti della fila di auto che si crea. A Gela non c’è un sindaco e non ci sono politici ma solo gente che mira al potere per logiche clientelari. A Gela c’è la mafia, e c’è tanta brava gente oramai rassegnata. A Piazza Roma in primavera ci sono le rondini, spero che almeno queste tornino ogni anno a trovarci e non volino via come la mia speranza di vedere cambiata questa città che amo.
Sergio Cuvato
http://www.corrieredigela.it/leggi.asp?idn=CDG620&idc=5

10 domande ai candidati per il Consiglio comunale.

1-Cosa dice l'art. 114 della Costituzione Italiiana?
2-Sapete quale è il ruolo e la funzione del Consiglio comunale?
3-Quali sono le materie di competenza del Consiglio comunale?
4-Cosa c'è che non va e come interverreste nel cambiare il bilancio di previsione annuale e pluriennale del nostro comune?
5-Quali questioni vorrete potare all'analisi delle commissioni consiliari?
6-Quali sono stati gli sbagli del precedente Consiglio comunale?
7-Attraverso quali mezzi renderete conto ai vostri elettori di ciò che farete in Consiglio una volta eletti?
8-Qual'è la linea politicha che vorrete seguire e attraverso quali mezzi?
9-Con quali mezzi si pensa di far fronte al fabbisogno di strade, scuole, servizi urbani, enti culturali?
10-Destinereste il vostro soldo di presenza ad un ente sociale?

Chi sono i gelesi??

Gelese sono io. Lo sono i miei genitori, i parenti ed i vicini di casa.
Lo è il barista che mi acccoglie scherzando ogni mattina nel suo bar e mi prepara il caffè.
E' gelese tutta la gente che incontro quando studio o lavoro e con cui condivido buona parte della vita e lo sono i miei amici con cui giro in lungo ed in largo la città.
Sono gelesi i professori, i datori di lavoro: sì anche loro proprio come me, anche quelli che mi hanno cazziato e sottopagato.
Sono di gela tutti i rumori, gli odori, le puzze, le voci che sento in un giorno. Lo sono pure tutte quelle persone che vedo in giro incazzate, sconsolate o pensierose.
E' gelese anche il povero autista dell'autobus, e che cuore deve avere per sopportare otto ore in giro per la città, tra le lamentele degli anziani e le parolacce degli automobilisti.
E' di gela chi parcheggia sul marciapiede il gippone e chi mi guarda come se mi stesse facendo una radiografia.
E' gelese il netturbino, malpagato e senza mezzi, che ogni notte mette le mani nella mia spazzatura per raccoglierla sapendo che domani notte dovrà rifarlo, quanto cuore anche lui....
Siamo questi i gelesi. Ma è vero: ogni giorno ci accompagna qualcosa. Una strana sensazione. Come se non ci amassimo. Come fare a rispettare una città che non ci rispetta? Come fare a non vedere quella nube rosa sopra di noi che sembra non aspettare altro che le nostre anime? Come si fa a non desiderare di vedere oltre e guardare solo le stelle?
La città e fatta da ognuno di noi, ogni pietra è parte di noi.
Forse è meglio ricominciare dalle cose più piccole, poco considerate ma di immenso valore: rispettiamo i gelesi, noi stessi.

Un Gelese. Che ancora ci crede....

Come Porci o come Sorci?


Gela era...e adesso?
Basta con il tirarci fuori quando ne siamo coinvolti fino all'osso.
Quante volte al giorno, come me, sentite pronunciare "a Gela semmu!" e il mio primo pensiero è "ma a Gela ci vivono i Gelesi".
IO, VOI, NOI siamo Gelesi:
Basta lamentarci delle cose che non ci piacciono...rendiamo ancor più brutto ciò che già é brutto.
Un uomo solo non può cambiare il mondo, è vero, ma il comportamento, l'atteggiamento di ognuno può cambiare una situazione ormai fossilizzata, e trasformarla.
Basta lavorare 11 ore al giorno, irregolari e sottopagati da porci con la cravatta e che guidano macchine e moto da 50.000,00 euro in su.
Basta...basta....
Tutti infighettati, vestiti all'ultimo grido,tacchi a spillo, brillanti e mezze denudate, gellati, palestrati, dall'aria maledetta... tutti meravigliosamente belli ma troppo Porci dentro!
Siamo tutti uomini di mondo noi gelesi...
viaggiamo...conosciamo...s
tudiamo...parliamo anche 2 lingue...
io faccio...io dico...io Bologna...Milano...Firenze....Roma....
io mi annoio a Gela......io abituato a....
io porco a Gela!!!!!
Sbevazzare tra mille risate e discorsi da moralisti, e questo mi va bene, tutti alla ricerca del da fare...tutti che si lamentano " non c'è un cazzo da fare!".
Un consiglio ? Inizia dalle piccole cose alza il culo e sposta la macchina dallla tripla fila e muovi piccoli passi per buttare la merda che produci (bicchieri, cartacce e scarti di ciò che mangi).
Per chi ancora non se ne sia accorto ciò che hanno installato sono delle pattumiere per la differenziata non tavolini dove appoggiare lo schifo che fate. Gela è ciò che noi vogliamo che sia.
Difendiamo ciò che ci APPARTIENE....DIFENDIAMOCI!