sabato 17 luglio 2010

E ANCORA IN UNA NOTTE D'ESTATE BLATTE SUL SELCIATO

16.Luglio 2010 h: 2:00

E ancora in una notte d’estate mi ritrovo seduta in veranda a bere un tè freddo e prima di andare a letto faccio un sunto della mia giornata. Sveglia ore 9:00 brioche con granita, odora d’estate, odora di Sicilia, i miei sensi si aprono ad un'altra giornata di sole e mare. Una doccia e in costume.
Ore 10:00 Pronta per intrufolarmi in mezzo al traffico, , alla gente, ai venditori ambulanti di frutta e verdura che urlano e sostano lungo il Corso Vittorio Emanuele. È un’immagine piacevole, in alcuni casi.
Mi dirigo verso il lungomare, in qualsiasi punto dove ci sia un parcheggio libero mi fermo, senza stressarmi più di tanto, scendo dalla macchina prendo l’occorrente e via … sabbia dorata e incandescente e una distesa d’acqua calma mi attendono. Bambini che giocano e adulti che si godono questa meraviglia proprio come me. Tutto odora d’estate, odora di Sicilia.
Ore 13.30 Mi preparo per andare a pranzo. Spaghetti con pomodoro fresco con due foglie di basilico e un bicchier di vino, comprato dallo zio Santo, profumano d’estate, profumano di Sicilia. Classica conversazione dopo pranzo con i miei.
Ore 16:00 Altro giro altra corsa: Mare
Ore 18:00 Al bar con gli amici per una bevanda fresca e per organizzare una delle nostre cene: 12 persone 25 Kg di cozze buon vino bianco gelato prosecco un po’ di musica e tante risate.
Ore 20:30 Tutti pronti per cucinare. Tutto era buonissimo, profumava d’estate, profumava di Sicilia.
0re 23:45 Si Esce. Luogo di incontro: Macchitella, nessuna difficoltà di parcheggio, sarà che è giovedì ho pensato. Scendo mi dirigo verso i muretti, molta gente, tutti meravigliosamente belli, pelle dorata e profumata, ben vestiti. Tanti sorrisi, tante risate, tanti sguardi … tanta ma tanta spazzatura: bicchieri di plastica gettati a terra o poggiati sui muretti, non c’è un millimetro di spazio disponibile, neanche sul bordo delle colonne dei portici, cartacce e scarti di cibo ovunque … è la festa delle blatte sul selciato appiccicoso. “Odora d’estate, odora di maleducazione, di poca attenzione, di poco rispetto, odora di giovani gelesi. Che tristezza.” E ancora in una notte d’estate mi ritrovo a casa seduta in veranda a bere un tè freddo solo pochi istanti per cancellare l’odore d’estate, l’odore di Sicilia e l’amarezza … non va via.
La costanza di un'abitudine è di solito proporzionale alla sua assurdità.(Marcel Proust)
I MISTERI DI GELA

3 commenti:

  1. beh, a parte l'inciviltà e la maleducazione di "certi" gelesi, tutto sommato non ti è andata male la giornata.
    Anche io mi godo alcune sere d'estate in veranda, ma spesso anche in maniera più trash, tipo: TV, birra, canottiera magari sporca di sugo e per giunta strappata (ah ah ah... vabbè dai scherzo ;) )

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  2. non posso darti torto... anche x me diciamo che le giornate d'estate più o meno sono così, ed è proprio vero che gela si è basata da sempre sulla maleducazione e sulla mania di apparire superiori all'occhio sociale, mentre non si capisce che facendo così stiamo portando il nostro paese sempre più alla rovina

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  3. molti problemi verranno risolti,solo se la gente decide di cambiare.
    Cambiare,poi,delle brutte abitudini,in abitudini che sono la base della civiltà. Non mi sembra un cambiamento così difficile.
    Forse si è più occupati e preoccupati a vestire il meglio possibile,e a tenere il capello al suo posto piuttosto che a tenere pulita la nostra città. A certa gente,purtroppo (scusate la parola) piace sguazzare nella loro m****. Che poi si lamenta se " U Sinnucu" non pulisce. E quanti soldi potrebbe risparmiare,invece, il comune. E' tutta una catena. Che parte SOLO da NOI.

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