lunedì 2 agosto 2010

Mettiamoci una bella croce sopra … e beviamo alla salute!



Tutto deve essere in armonia.
Siamo siciliani tutto deve avere un sapore, un aroma, un piacevole e fresco gusto agrumato, un colore che assomigli alla nostra terra. Siamo siciliani non possiamo scindere queste cose dalla nostra personalità.
Ma in alcuni casi forse chiediamo troppo. No, non chiediamo troppo, non chiediamo o non protestiamo affatto.
Un bel respiro profondo prima di varcare la soglia di casa, tappare orecchie naso e bocca ed uscire. Ritornare a fine serata cianotico.
Un discorso troppo generico, ma non posso far a meno di iniziare così. Tralasciando altri argomenti trattati e discussi fino alla nausea come la troppa spazzatura che incombe su Gela, è da un po’ di tempo che rifletto e osservo, osservo e rifletto e oggi come una bomba senza preavviso esplodo.
Giugno Luglio Agosto novantadue giorni ancora non conclusi.
Cocktail più richiesti: red bull e vodka, rum e coca, gin frizz, margarita, long Island, mojito, negroni, caipiroska, al banco € 3,50 - € 4,00.
Cosa vuol dire?
Ogni sera ci troviamo a chiacchierare con gli amici, nei soliti luoghi di incontro… Scusate troppo retrò come linguaggio, mi correggo: dove la movida gelese passa il preserata a Macchitella e in Piazza, succede sempre che a un certo punto uno dice “beviamo qualcosa?” così si muove la comitiva verso il locale. Bere un cocktail con gli amici ha un prezzo: trecentosessantotto euro in novantadue giorni considerandone uno a sera.
Un buon cocktail è il perfetto equilibrio fra ingredienti differenti fra loro, la base è quasi sempre un distillato (whisky, rum, gin, cognac, …) a cui si aggiungono elementi che conferiscono alla bevanda gusto e profumo
(succhi, sciroppi, limone o arancia a fette, sale, zucchero di canna, menta, e tanto altro) e il ghiaccio , che contribuisce ad amalgamare e allungare leggermente la miscela.
I barman dei locali, presenti nei maggiori punti di incontro della movida gelese, a mio modesto parere, dovrebbero cambiare tutti mestiere.
Iniziando dal caffè che puzza di piscio di gatto per finire ai cocktail che come si dice da noi “parinu acqua lorda”. Potrebbe andare benino se il tutto fosse presentato dignitosamente. I nostri cari e abili barman, selezionati sempre dal titolare con cura, ci servono una miscela incolore e scialba in un bicchiere di plastica standard, simile a quelli che usiamo alcune volte  nelle nostre case quando non arriva l’acqua e non possiamo fare sprechi, e non è finita: aggiungono ben quattro cubetti di ghiaccio. Il tutto a soli € 4,00. Scarsa competenza e menefreghismo, però sono campioni nell’incassare. Vergogna, vergognatevi.  Ormai numerose aziende producono bicchieri di plastica infrangibili, tipo policarbonato, trasparenti come il vetro ma a differenza di quest'ultimo, che è vietato da ordinanze specifiche, non si rompono. Questi bicchieri non hanno nulla a che vedere con i bicchieri mono uso che, pur essendo comodi, hanno lo svantaggio di essere una spesa continuativa, non sono eco-compatibili in quanto l'uso eccessivo aumenta la quantità di plastica da smaltire. Esiste una  vasta gamma di modelli di bicchieri per servire i cocktails e non hanno nemmeno prezzi eccessivi per coloro che hanno un bar o un pub. Ma questo è chiedere troppo. Non c’è qualità non c’è quantità c’è solo spreco di denaro, il nostro denaro. Ma mettiamoci una bella croce sopra … e beviamo alla salute dei titolari! Perché non comprare nessuna bevanda una sera tutti insieme come protesta è solo una mia utopia! Che vergogna.
I MISTERI DI GELA

3 commenti:

  1. discorso che fa una grinza!!! più che giusto!

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  2. ... e che dire dei listini dei gelati IMMANCABILMENTE ritoccati !?
    Qualche giorno fa, presso un lido sul lungomare, ho preso un cono gelato (di quelli confezionati) alla modica cifra di 2,30 euro.
    Mi avessero domandato, qualche tempo fa, 4.500 lire per un gelato li avrei mandati a quel paese...

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  3. non preoccuparti, appena gela diventa ,provincia,TUTTO SI SISTEMERA',

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